Enacting Jobs Act - Normativa e Prassi

Enacting Jobs Act - Normativa e Prassi

Enacting Jobs Act

Il volume: “ENACTING JOBS ACT – Normativa e prassi” offre una lettura critica sull’evoluzione del mercato del lavoro e sul riordino del complesso sistema degli ammortizzatori sociali, esaminando i contenuti degli otto decreti delegati, attuativi delle disposizioni di cui alla L. 10 dicembre 2014, n. 183, più nota come Jobs Act.

È aggiornato al: D. Lgs. 4 marzo 2015, n. 22: “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati”; D. Lgs. 4 marzo 2015, n. 23: “Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti”; D. Lgs. 15 giugno 2015, n. 80: “Misure per la conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro”; D. Lgs. 15 giugno 2015, n. 81: “Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni”; D. Lgs. 14 settembre 2015, n. 148: “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro”; D. Lgs. 14 settembre 2015, n. 149: “Disposizioni per la razionalizzazione e la semplificazione dell’attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale”; D. Lgs. 14 settembre 2015, n. 150: “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e politiche attive”; D. Lgs. 14 settembre 2015, n. 151: “Disposizioni di razionalizzazione e semplificazione a carico di cittadini e imprese” e pari opportunità”, in lettura combinata a: prassi, circolari e messaggi INPS, e giurisprudenza di Cassazione, Sezioni Civile e Lavoro, sino a data di pubblicazione, dicembre 2015.

Approfondisce il percorso di semplificazione e flessibilità intrapreso dalle misure attuative della riforma del Jobs Act nel suo insieme, sottolineandone ricadute pratiche e contraddizioni.

La tutela dei diritti del lavoratore si dimena tra: facoltà di sostituzione del congedo parentale con la trasformazione dell’orario di lavoro da tempo pieno a parziale; possibilità di “demansionamento”, in caso di specifiche esigenze aziendali; tutela risarcitoria al dipendente licenziato, in luogo del reintegro nel posto di lavoro, nel caso di licenziamenti collettivi, ex L. 223/1991, sino alla facoltà del datore di lavoro di avvio di una “conciliazione preventiva”, con il lavoratore, in caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo.

Di qui, “l’ossimoro” del contratto “a tutele crescenti”, per i nuovi assunti, a partire dal 7 marzo 2015, a fronte dell’impegno costante della giurisprudenza di Cassazione, sezione Lavoro, alla ricerca della sussistenza del “fatto materiale”, per garantire al lavoratore licenziato il mantenimento del posto di lavoro, piuttosto che la nuova tutela risarcitoria, ex D. Lgs. 23/2015.

Specifiche

Richiamami

Lun-Ven
9.30-18.30