Il Diritto processuale di famiglia riformato

Il Diritto processuale di famiglia riformato

Varie sono le direttrici lungo cui si snoda il libro. La prima è volta a spiegare come la riforma, che porta il nome dell’allora Guardasigilli Cartabia, sia la naturale conclusione e il logico esito di un percorso avviato qualche decennio addietro con l’obiettivo di rendere il processo civile più snello e spedito in modo da assicurare l’effettività della tutela giurisdizionale. Lungi da inutili adempimenti e da dibattiti in grado di appesantirne lo svolgimento, il suo iter impone la presenza di magistrati e difensori che fin dal primo confronto abbiano chiare le linee e i contenuti entro i quali possono e devono muoversi: con gli uni pronti a offrire alle parti una soluzione anticipata della controversia e gli altri capaci di mediare con gli assistiti il raggiungimento di un’intesa. Resistenze e “capricci”, camuffati da questioni di principio, non solo non sono più ammessi, ma sono forieri di pesanti sanzioni economiche di cui è tipica espressione il rivisitato art. 96 c.p.c. Ripudiati, quindi, gli atteggiamenti defatigatori e incentivati i criteri della concentrazione e della semplificazione ai quali s’ispira un più rapido sviluppo della causa, la preparazione costituisce il presupposto irrinunciabile di ogni professionista che si affaccia sulla scena del contenzioso. Non orpelli, dunque; non schermaglie ma fatti concreti corredati dal diritto che ne deve supportare il rilievo e giustificare la fondatezza. La giustizia, del resto, non è dotata di risorse inesauribili, per cui chi avvia un’iniziativa sfornita dei necessari puntelli sul piano giuridico e fattuale deve assumersene la responsabilità. È un aspetto, quest’ultimo, su cui la relazione illustrativa al d.lgs. n. 149 del 2022 insiste e del quale nel volume si è dato conto attraverso lo sviluppo dei vari profili che ne fanno applicazione. Altra direttiva è rappresentata da un’ampia appendice che comprende una serie di undici casi giurisprudenziali di maggior rilievo, sezionati secondo la vicenda, il suo svolgimento e la relativa decisione. Segue uno schema (denominato “Tabelle”) che affianca le modifiche apportate dal correttivo n. 164 del 2024 al testo del d.lgs. n. 149 del 2022. Con il formulario si è quindi inteso fornire un valido ausilio, strettamente pratico, a chi debba redigere un atto, preceduto in ogni sua singola composizione da uno schema normativo e giurisprudenziale che funga da viatico.


Specifiche

Richiamami

Lun-Ven
9.30-18.30