I diritti e le tutele dei minori

I diritti e le tutele dei minori

Il superiore interesse del minore è un principio che in Italia ha trovato la sua piena affermazione solo negli anni recenti. Basterebbe scorrere l’evoluzione normativa per cogliere la lenta trasformazione degli equilibri contenuti nei rapporti familiari tra genitori e figli. Già il concetto di famiglia, neanche poi in un tempo remoto, concentrava l’attenzione giuridica sulla figura del pater; quest’ultimo, complice anche l’eredità del diritto romano, era legittimato dalla patria potestà prevista anche nel Codice civile del 1942. Soltanto con la rivoluzione culturale della seconda metà del secolo precedente e con la presa di coscienza di una società che ruoti intorno alla persona, il diritto italiano ha gradato l’istituto familiare inizialmente, nel 1975, estendendo la potestà sui figli di entrambi i genitori, successivamente, nel 2013, trasformando la potestà in responsabilità genitoriale, così capovolgendo le situazioni giuridiche soggettive fino ad allora considerate. Il minore non è più il destinatario di obblighi e doveri, ma è il portatore primario di diritti, costituzionalmente e internazionalmente riconosciuti, il cui rispetto è sottoposto alla responsabilità dei genitori o dei tutori. Sarà la Convenzione sui diritti del fanciullo, sottoscritta a New York nel 1989 e ratificata in quasi 200 Stati, a offrire quell’impulso decisivo mirato alla completa tutela del minore attraverso il principio del best interest, che impedisce qualunque forma di discriminazione e favorisce il diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino e dell’adolescente, nonché l’ascolto delle sue opinioni. Numerose sono state le iniziative promosse dalle istituzioni e finalizzate alla piena attuazione delle indicazioni suddette; come non fare riferimento, ad esempio, al noto protocollo “Liberi di Scegliere”, ideato, nel 2015, dall’Autorità Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Calabria e siglato, tra gli altri, dai Tribunali per i minorenni di Catanzaro e di Reggio Calabria e dai Ministeri dell’Interno e della Giustizia. Le Autrici dell’Opera, con raffinata accortezza e scrupolosa precisione, esaminano il ruolo del minore nei molteplici contesti in cui può trovarsi, enucleano i diritti a lui spettanti ed espongono la giurisdizione, civile e penale, competente, soprattutto dopo la recente riforma della giustizia che ha introdotto il Tribunale per la persona, i minorenni e la famiglia.

Non mancheranno, in continuità con il taglio offerto dalla Collana, la raccolta giurisprudenziale più rilevante e le formule dei singoli atti collocate all’interno delle sezioni dei quattro capitoli; infine, una ricca appendice normativa concluderà la lettura dell’Opera. 
* Prof. Avv. Michele Filippelli, Direttore della collana “I Saggi del Diritto”.

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