L'Azione di Classe
Con la l. 12 aprile 2019, n. 31, pubblicata nella G.U. del 19 aprile 2019, n. 92, meglio conosciuta come Riforma Bonafede, l’azione di classe assumerà una nuova morfologia e sostituirà definitivamente la previgente disciplina contenuta negli artt. 139, 140 e 140-bis d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206 c.d. Codice del consumo, ed alla luce della recente modifica arrecata all’originario regime transitorio previsto dall’art. 7, comma 1, della l. n. 31/2019, dall’art. 26, d.l. 9 novembre 2020, n. 14 (meglio conosciuto come Decreto Ristori-bis), il quale decreto legge - a sua volta - è stato abrogato dalla l. 18 dicembre 2020, n. 176, di conv. con mod. del d.l. 28 ottobre 2010, n. 137 (Decreto Ristori 1) diventerà comunque applicabile alle condotte illecite poste in essere dal 19 maggio 2021 (in quanto l'abrogato art. 26 è confluito in maniera identica nell'art. 31-ter della cit. l. n. 176/2020). L’innovazione principale della nuova normativa è costituita – senza alcuna ombra di dubbio – dal carattere “generale” dell’azione di classe, nel senso che essa sarà esperibile da “chiunque” per la salvaguardia dei propri diritti, a differenza invece di com’è oggi nel Codice del consumo la cui esperibilità è invece “funzionale” soltanto per alcune tipologie di diritti quali sono principalmente i diritti dei consumatori. L’opera esamina minuziosamente i profili statici (sostanziali) e dinamici (processuali) della nuova disciplina, che oltretutto trasmigra dal Codice del consumo (quale legge speciale e complementare) all’interno del Codice di procedura civile dall’ art. 840-bis a sexiedecies, costituendo – al contempo - un titolo autonomo all’interno del Libro IV del c.p.c. dedicato ai “Procedimenti speciali” qual è nello specifico il titolo VIII-bis rubricato “Dei procedimenti collettivi”. Infine l’opera è aggiornata alla direttiva comunitaria 2020/1828 approvata in via definitiva dal Parlamento europeo e del Consiglio il 25 novembre 2020 che introduce la nuova class action europea.
