POLIZIA GIUDIZIARIA – ACCESSO ALLE CHAT DEL CELLULARE DI PERSONA INDAGATA – NECESSITÀ DI PROVVEDIMENTO DI SEQUESTRO EMESSO DALL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA
Specifiche
Descrizione:
Nella sentenza in commento (n. 1269/2025), la Suprema Corte penale ha chiarito che la polizia giudiziaria non può accedere ai messaggi presenti su un telefono cellulare della persona indagata/imputata in assenza di un provvedimento di sequestro emesso dall’autorità giudiziaria, anche se autorizzata dal soggetto medesimo.
Data:
11 Febbraio 2025