Successioni Eredità Testamenti

Il trasferimento di beni mortis causa è un fenomeno molto complesso che coinvolge molteplici interessi.Col termine “successioni” si indica il subentrare di un soggetto rispetto ad un altro in una determinata situazione giuridica.
Infatti, il rapporto successorio soddisfa quella fondamentale esigenza sociale di assicurare la continuità della personalità giuridica del de cuius, prevedendo norme atte a garantire la collocazione del patrimonio del defunto all’interno della famiglia, attraverso il riconoscimento di una quota.
Ecco come il sistema di norme che regola il rapporto successorio produce l’effetto di trasferire in capo all’erede la posizione del de cuius, che resta immodificata nonostante la variazione del soggetto.Il subentro del successore nella titolarità del patrimonio di altra persona costituisce un modo di acquisto di diritti patrimoniali a titolo derivativo giustificato dalla necessità sociale ed economica di evitare la cancellazione dei rapporti giuridici facenti capo all’autore.
Il volume offre una trattazione relativa alle successioni mortis causa tenendo conto dell’ultimo testo di legge sulle Unioni Civili (Legge 20 maggio 2016, n. 76). La legge 76/2016 ha avuto un effetto dirompente sulle norme in materia successoria in quanto vi è un nuovo legittimario nella successione: la parte dell’unione civile. Infatti, l’art. 1, comma 20, della Legge citata prevede espressamente che “Al sol fine di assicurare l’effettività della tutela dei diritti e il pieno adempimento degli obblighi derivanti dall’unione civile tra persone dello stesso sesso [...] le disposizioni contenenti le parole «coniuge», «coniugi» o termini equivalenti, ovunque ricorrono nelle leggi, negli atti aventi forza di legge, nei regolamenti nonché negli atti amministrativi e nei contratti collettivi, si applicano anche ad ognuna delle parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso”. Inoltre, specificamente in riferimento alle successioni mortis causa, l’art. 1, comma 21, stabilisce che “Alle parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso si applicano le disposizioni previste dal capo III e dal capo X del titolo I, dal titolo II e dal capo II e dal capo V-bis del titolo IV del libro secondo del codice civile”.
Il testo pone in evidenza come oggi, in base alla nuova normativa, i professionisti dovranno porre sempre più attenzione nell’accertare i rapporti familiari del de cuius che determinano quote di legittima, in quanto i rapporti di unione civile attribuiscono alla parte superstite diritti successori equivalenti a quelli derivanti dai rapporti di coniugio.Nel corso della trattazione si evidenzia, inoltre, l’importanza delle decisioni della Giurisprudenza in materia, esaminando quelle più recenti.
L’opera affronta dunque temi che suscitano particolare interesse per i professionisti del settore, considerando le modifiche culturali e di costume che si stanno determinando.Di particolare importanza, in ambito di successioni mortis causa nel diritto internazionale privato, è poi il nuovo strumento del Certificato Successorio Europeo, attraverso cui si vogliono rendere più rapide e certe le vicende successorie ed i trasferimenti di tali beni. Infatti, a causa dell’aumento della mobilità delle persone all’interno dell’Unione Europea, si è creata l’esigenza di gestire al meglio la circolazione dei capitali derivanti da successioni mortis causa negli Stati Membri, in quanto ogni anno si incrementano sempre più le successioni con carattere transnazionale. Si è pertanto ritenuto opportuno inserire anche i riferimenti normativi più significativi e la modulistica relativa alla domanda di certificato successorio europeo.