Finanza Agevolata e Innovazione: strumenti di finanziamento per start up e PMI, Open Innovation e M&A

Finanza Agevolata e Innovazione: strumenti di finanziamento per start up e PMI, Open Innovation e M&A

Che cosa significa digital transformation o digital disruption? Le risposte possono essere diverse, differenti e molteplici a seconda del settore di riferimento. 

L’obiettivo delle aziende, soprattutto nell’era della digital transformation, è quello di innestare percorsi di innovazione (di prodotto, di processo, di servizio, tecnologica, etc.) che permeano tutta l’infrastruttura interna ed esterna dell’azienda: dalle modalità di interazione con i propri clienti e con i fornitori, ai processi operativi interni, alla progettazione di nuovi e più efficienti prodotti/servizi, alla migliore lettura del mercato nazionale ed internazionale, con la complicazione di coniugare il mondo on line con quello off line. Tale trasformazione coinvolge tutti i settori, dal manifacturing, all’health, ai servizi, al commercio, all’agricoltura e trasporti; più in generale, riesce a toccare tutte le organizzazioni della nostra società: dalla Pubblica Amministrazione al sistema delle informazioni, dalla ricerca scientifica alla sfera peronale di ciascun cittadino.  
E si arriva alla sfida europea, meglio globale: le aziende dovrebbero implementare processi di self disruption, per disegnare nuovi ed innovativi modelli di business. 
L’impresa può cogliere questa grande sfida come un’opportunità, innovando la propria struttura, processi, prodotti e servizi acquisendo nuove competenze, nuove conoscenze e infine nuovi mercati. Gli strumenti a disposizione sono diversi e in questo manuale sono abbiamo cercato di illustrare i più importanti che sono ancora poco sfruttati a livello nazionale. Gli strumenti di finanza agevolata (regionale, nazionale e comunitaria) rappresentano lo strumento principale per il cofinanziamento di investimenti in Ricerca & Innovazione, la programmazione 2014-2020 è in fase finale, ma una parte cospicua di dotazione finanziaria deve essere ancora spesa; le opportunità si moltiplicheranno nei prossimi semestri. L’Open Innovation, ad esempio, è un modello che consente l’acquisizione di innovazione in maniera più rapido e precoce in relazione al miglioramento delle operazioni aziendali; Inoltre, garantisce un approccio più ampio rispetto al tradizionale concetto di R&D e consente una soluzione innovativa in un lasso di tempo accelerato. In un contesto di trasformazione veloce e imprevedibile come quello de- scritto è difficile avere la “ricetta” giusta e allora i player più evoluti utilizzano metodi ad ampio spettro. Infatti molte Corporations cercano di governare l’innovazione non incrementale in forme ed intensità diverse. Questo si traduce in almeno tre tipologie di investimento: i) dedicare parte delle proprie risorse finanziarie a fondi di Venture Capital, Club Deal o Private Equity per monitorare, senza alcun coinvolgimento, le innovazioni lasciando mano libera ai gestori; ii) danno vita a Fondi propri di Venture Capital (Corporate Venture Fund) per investire nei settori attinenti al proprio oppure non legati al loro core business per cogliere trends ed evoluzioni di tecnologie riutilizzabili nel loro perimetro, iii) oppure fanno investimenti diretti diventando spesso acquisitori seriali integrando aziende che hanno tecnologie, competenze o team in grado di raggiugere più rapidamente gli obiettivi di trasformazione digitale. Ma anche le PMI possono essere protagoniste di questo cambiamento. Infatti, spesso sono più veloci e innovative delle Corporations nel capire e sviluppare prodotti e servizi “disruptive”, ma spesso non hanno a disposizione risorse finanziare per diventare a loro volta aggregatori.
Qui intervengono gli investitori istituzionali - fondi di Private Equity, Club Deal, veicoli di Permanent Capital, etc. – che investono e affiancano il team imprenditoriale e di management nello sviluppo del business plan prospettico finalizzato a raggiungere più rapidamente i target prefissati. Spesso questo processo grazie al sostegno dell’investitore finanziario, avviene attraverso processi di M&A dedicati ad ampliare ulteriormente il proprio portafoglio di servizi o prodotti innovativi o ad accompagnare il top management nella identificazione e ac- quisizione di realtà estere per iniziare e consolidare un processo di internazionalizzazione altrimenti difficile da perseguire. Troverete nel Manuale alcuni spunti ed esempi di riflessione a scopi divulgativi e non scientifici per permettere al lettore eventualmente di approfondire i singoli temi di suo interesse. Il Manuale dunque è un aiuto per coloro i quali vogliono prendere per mano le opportunità di innovazione per le proprie aziende e per i propri clien- ti, ispirandosi a nuovi modelli di finanziamento.

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