LA DIVERSA DISTRIBUZIONE DEGLI SPAZI INTERNI È INIDONEA, COME TALE, AD INTACCARE L'ORIGINARIO CLASSAMENTO E CONSEGUENTEMENTE A GIUSTIFICARE UNA VARIAZIONE AL RIBASSO DELLA CLASSE, TENENDO CONTO DELLA SITUAZIONE PREESISTENTE
Specifiche
Descrizione:
Nella sentenza in esame la Corte di Cassazione si è occupata della questione relativa all’incidenza sul classamento catastale di una diversa distribuzione degli spazi interni all’interno di una unità immobiliare. La questione oggetto di disamina da parte della suprema Corte prende avvio dall'avviso di rettifica emesso a seguito della richiesta da parte del contribuente che aveva proposto la variazione catastale, per "diversa distribuzione degli spazi interni", dell'immobile in questione, in A/2 classe 1, a fronte di originario classamento in A/1 classe 2. In particolare, si rilevava che l'Ufficio aveva effettuato una valutazione riferibile al criterio di stima diretto basato sul metodo sintetico comparativo, tenendo conto delle reali caratteristiche intrinseche ed estrinseche dell'immobile, già censito in categoria A/1, classe 2, ripristinando, dunque, il classamento originario rispetto a quello proposto dalla parte. Si osservava ancora che la valutazione dell'Ufficio era riferibile al criterio di stima diretta, basato sul metodo sintetico comparativo, avendo tenuto conto delle reali caratteristiche intrinseche ed estrinseche dell'immobile, che già prima della denuncia di variazione era censito in categoria A/1, classe 2, ed essendosi l'Ufficio quindi limitato a ripristinare il classamento originario rispetto a quello proposto dalla parte, che aveva denunciato un notevole abbattimento della rendita catastale originaria per "diversa distribuzione degli spazi interni".
Data:
1 Dicembre 2021