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IMMISSIONI SONORE - SUPERAMENTO DELLA SOGLIA DI TOLLERABILITÀ - FATTISPECIE
Nell’ordinanza in commento (n. 21479/2024), la Suprema Corte di Cassazione ha stabilito che il limite di tollerabilità delle immissioni rumorose non è mai assoluto, ma relativo alla situazione ambientale, variabile da luogo a luogo, secondo le caratteristiche della zona e le abitudini degli abitanti. Spetta, di conseguenza, al giudice di merito accertare in concreto il superamento della normale tollerabilità e individuare gli accorgimenti idonei a ricondurre le immissioni nell’ambito della stessa
Data:10 Settembre 2024
CONDOMINIO – INSTALLAZIONE DI UN CONDIZIONATORE SU BENE COMUNE – NON NECESSARIA L’AUTORIZZAZIONE – CONDIZIONI.
Nella sentenza in commento (n. 17975/2024), la Suprema Corte ha stabilito che l’installazione, sulle parti comuni di un edificio, di un impianto di condizionamento d’aria a servizio di un privato, che non presuppone la modificazione di tali parti, può essere compiuta dal singolo condomino senza richiesta al Condominio di alcuna autorizzazione.
Data:30 Luglio 2024
SICUREZZA SUL LAVORO – LAVORI IN QUOTA – PRIORITÀ DELLE MISURE DI PROTEZIONE COLLETTIVE RISPETTO A QUELLE INDIVIDUALI.
Nella sentenza in commento (n. 23661/2024), la Suprema Corte penale ha stabilito che, in tema di sicurezza dei lavoratori che eseguono lavori in quota, il datore di lavoro, ai sensi dell’art. 111, d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81, è tenuto ad adottare misure di protezione collettiva in via prioritaria rispetto a misure di protezione individuale, in quanto le prime sono idonee ad operare anche in caso di omesso utilizzo, da parte del lavoratore, del dispositivo individuale, sicché l’omessa adozione delle seconde non è sufficiente a determinare la responsabilità datoriale per l’infortunio occorso a un lavoratore, ove siano state adottate adeguate misure di protezione collettiva.
Data:16 Luglio 2024
CONDOMINIO – PREVISIONE DI ORARI PER LO SVOLGIMENTO DI LAVORI DI ORDINARIA E STRAORDINARIA MANUTENZIONE – DELIBERA CONDOMINIALE – QUORUM NECESSARIO.
Nell’ordinanza in commento (n. 14377/2024), la Suprema Corte è tornata a pronunciarsi in materia condominiale ribadendo che la delibera assembleare che impone determinati orari e giorni per lo svolgimento di lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione, incidendo sull’utilizzabilità di parti dell’edificio di proprietà esclusiva, deve essere approvata all’unanimità.
Data:18 Giugno 2024
EDIFICAZIONE DI NUOVO COMPLESSO EDILIZIO - CALCOLO DISTANZE TRA EDIFICI - PARAMETRI
Nell’ordinanza in commento (n. 7604/2024), la Suprema Corte chiamata a pronunciarsi in materia di distanze tra edifici ha stabilito che sono esclusi dal calcolo delle distanze solo gli sporti con funzione meramente ornamentale, di rifinitura o accessoria – come mensole, cornicioni, canalizzazioni di gronda e simili – non anche le sporgenze degli edifici aventi particolari proporzioni, come i balconi, costituite da solette aggettanti anche se scoperte, di apprezzabile profondità e ampiezza.
Data:4 Giugno 2024
EDIFICAZIONE DI UN CAMPO DA PADEL E/O CONVERSIONE DI CAMPO DA TENNIS – NUOVA COSTRUZIONE – NECESSARIO IL PERMESSO DI COSTRUIRE
Nella sentenza in commento (n. 11999/2024), la Suprema Corte penale ha stabilito che la creazione di un campo da padel ex novo o la conversione di un campo da tennis in un campo da padel sono qualificabili come nuove costruzioni; ne consegue che non è sufficiente la semplice SCIA, bensì è necessario il permesso di costruire
Data:21 Maggio 2024
SANITÀ PUBBLICA – GESTIONE RIFIUTI – VIOLAZIONI DELLE PRESCRIZIONI RELATIVE A: ESTRAZIONE, CAPTAZIONE, RECUPERO, TERMODISTRUZIONE DEL BIOGAS GENERATO NELLA GESTIONE DI UNA DISCARICA DI RIFIUTI INERTI – CONFIGURABILITÀ DEL REATO DI CUI ALL’ART. 29- QUATTUORDECIES, COMMA 3, LETT. B), D.LGS. N. 152/2006
Nella sentenza in commento (n. 10236/2024), la Suprema Corte ha ribadito che, in tema di reati concernenti i rifiuti, risponde della contravvenzione di cui all’art. 29- quattuordecies, comma 3, lett. b), d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, e non dell’illecito amministrativo previsto dal comma 2 della citata disposizione, il titolare dell’autorizzazione integrata ambientale (AIA) che ne violi le prescrizioni relative all’estrazione, alla captazione, al recupero energetico o alla termodistruzione del biogas generato dai rifiuti inerti conferiti in discarica, ivi comprese quelle afferenti alle attività di controllo e di manutenzione degli impianti a tal fine predisposti, perché comunque inerenti alla complessiva gestione dei rifiuti, senza che rilevi l’eventuale qualifica come rifiuto del biogas.
Data:7 Maggio 2024
REATI EDILIZI - PERICULUM IN MORA - SEQUESTRO PREVENTIVO DI MANUFATTO ABUSIVO UBICATO IN ZONA AGRICOLA
Nella sentenza in commento (n. 8671/2024), la Suprema Corte di Cassazione penale, in tema di reati edilizi, ha precisato che il “periculum in mora” richiesto ai fini del sequestro preventivo di un manufatto abusivo ultimato, ubicato in zona agricola, può essere legittimamente motivato con l’aggravio del carico urbanistico che le opere determinano, come desumibile dalla loro consistenza e destinazione d’uso, oltre che dalla destinazione urbanistica dell’area su cui insistono, trattandosi di elementi idonei a fornire un’oggettiva indicazione dell’incidenza dell’intervento sulle esigenze urbanistiche della zona.
Data:23 Aprile 2024
CONDOMINIO - LEGITTIMAZIONE ATTIVA DEL SINGOLO CONDOMINO - LIMITI
Nella sentenza in commento (n. 7053/2024), la Suprema Corte ha ribadito il principio secondo cui i singoli condomini non sono legittimati a proporre opposizione al decreto ingiuntivo emesso avverso il Condominio.
Data:9 Aprile 2024
CONDOMINIO - MOROSITÀ DEL CONDOMINO - MANCATA ATTIVAZIONE DELLE PROCEDURE DI RECUPERO DEGLI ONERI - RESPONSABILITÀ DELL’AMMINISTRATORE
Nell’ordinanza in commento (n. 36277/2023), la Suprema Corte si è pronunciata in materia di responsabilità dell’amministratore condominiale in caso di mancata attivazione delle procedure per il recupero di oneri condominiali dal condomino moroso.
Data:26 Marzo 2024
CONDOMINIO - CONTROVERSIE AVENTI AD OGGETTO DANNI CAUSATI DA SBALZI DI CORRENTE ALL’ASCENSORE CONDOMINIALE - GIURISDIZIONE.
Nell’ordinanza in commento (n. 258/2024), la Suprema Corte, a Sezioni Unite, si è pronunciata in merito alla giurisdizione nella fattispecie di controversie aventi ad oggetto i danni causati da “sbalzi” elettrici all’ascensore di un Condominio.
Data:27 Febbraio 2024
CONDOMINIO – USO DEI BENI COMUNI – REGOLAMENTAZIONE – NO POSSIBILITÀ DI ALTERAZIONE DELLA DESTINAZIONE D’USO – ART. 1102 C.C. QUALE NORMA DI RIFERIMENTO
Nell’ordinanza in commento (n. 36438/2023), la Suprema Corte ha stabilito che, in materia condominiale, ai sensi dell’art. 1102 c.c., ciascun condomino può utilizzare la cosa comune in modo particolare e diverso dagli altri, a condizione che sia rispettata la destinazione d’uso della parte condominiale in questione e che l’utilità maggiore e più intensa da questi tratta non impedisca agli altri comproprietari di farne parimenti uso.
Data:30 Gennaio 2024
CONDOMINIO – SOPRAELEVAZIONE IN DIFFORMITÀ CON LEGGI ANTISISMICHE – ILLEGITTIMITÀ
Nell’ordinanza in commento (n. 32281/2023), la Corte di Cassazione ha disposto che la sopraelevazione realizzata in contrasto con la normativa antisismica si presume pericolosa, dunque, l’opera risulta essere incompatibile con il divieto di cui all’art. 1127 c.c. Nel caso che ci occupa, l’odierno ricorrente aveva convenuto in giudizio la controparte per la demolizione della sopraelevazione da quest’ultimo eseguita al secondo piano di una unità immobiliare in comproprietà tra le parti, in quanto costruita in difformità con la normativa urbanistica. Risultata essere soccombente sia nel primo che nel secondo grado di giudizio, la parte proponeva l’odierno ricorso per cassazione, lamentando che la costruzione oggetto di causa non rispettava la normativa urbanistica antisismica.
Data:3 Gennaio 2024
RENDICONTO CONDOMINIALE – CRITERI DI REDAZIONE – ART. 1130-BIS C.C. – PRINCIPIO DELLA PREVALENZA DELLA SOSTANZA SULLA FORMA
Nell’ordinanza in commento (n. 28257/2023), la Suprema Corte si è espressa in merito alle modalità di redazione del rendiconto condominiale, sancendo il seguente principio di diritto: «il rendiconto condominiale, a norma dell’art. 1130-bis c.c., deve specificare nel registro di contabilità le «voci di entrata e di uscita», documentando gli incassi e i pagamenti eseguiti, in rapporto ai movimenti di numerario ed alle relative manifestazioni finanziarie, nonché, nel riepilogo finanziario e nella nota sintetica esplicativa della gestione, «ogni altro dato inerente alla situazione patrimoniale del condominio», con indicazione «anche dei rapporti in corso e delle questioni pendenti», avendo riguardo al risultato economico delle operazioni riferibili all’esercizio annuale, che è determinato dalla differenza tra ricavi e costi maturati. Perché la deliberazione di approvazione del rendiconto, ovvero dei distinti documenti che lo compongono, possa dirsi contraria alla legge, agli effetti dell’art. 1137, comma 2, c.c., occorre accertare, alla stregua di valutazione di fatto che spetta al giudice di merito, che dalla violazione dei diversi criteri di redazione dettati dall’art. 1130-bis c.c. discenda una divaricazione tra il risultato effettivo dell’esercizio, o la rappresentazione della situazione patrimoniale del condominio, e quelli di cui il bilancio invece dà conto, ovvero che comunque dal registro di contabilità, dal riepilogo finanziario e dalla nota esplicativa della gestione non sia possibile realizzare l’interesse di ciascun condomino alla conoscenza concreta dei reali elementi contabili, nel senso che la rilevazione e la presentazione delle voci non siano state effettuate tenendo conto della sostanza dell’operazione»
Data:5 Dicembre 2023
CONDOMINIO – POTERI DELL’AMMINISTRATORE PRO-TEMPORE IN AMBITO PENALE
Nella sentenza in commento (n. 33813/2023), la Suprema Corte Penale riconosce la legittimità della querela sporta dall’amministratore pro-tempore di un Condominio anche in assenza dell’autorizzazione dell’assemblea. La vicenda trae scaturigine dalla decisione del giudice di seconde cure che, a conferma di quanto statuito dal Tribunale, aveva accertato la responsabilità penale di due condomini in relazione al reato di furto di acqua. Avverso tale decisione gli imputati proponevano l’odierno ricorso per cassazione, adducendo, tra l’altro, il difetto della condizione di procedibilità, atteso che la querela era stata sporta dall’amministratore del Condominio senza la delibera assembleare.
Data:21 Novembre 2023
ACCERTAMENTO TECNICO PREVENTIVO (ATP) ANTE CAUSAM – SPESE A CARICO DELLA PARTE RICHIEDENTE
Nell’ordinanza in commento (n. 28677/2023), la Suprema Corte ha ribadito che le spese della procedura di accertamento tecnico preventivo ante causam devono essere poste a carico della parte richiedente, in virtù dell’onere di anticipazione e del principio di causalità e devono essere prese in considerazione nell’eventuale giudizio di merito, come spese giudiziali, da regolare in base agli ordinari criteri di cui agli artt. 91 e 92 c.p.c.
Data:8 Novembre 2023
EDIFICAZIONE DI TETTOIA – VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO CONDOMINIALE – ILLEGITTIMITÀ
Nell’ordinanza in commento (n. 26424/2023), la Suprema Corte ha stabilito l’illegittimità della realizzazione di una tettoia edificata in violazione del regolamento condominiale. Nel caso che ci occupa, il Condominio aveva convenuto in giudizio gli odierni controricorrenti per aver realizzato una tettoia a copertura della veranda di loro proprietà, in violazione del regolamento condominiale, richiedendo il ripristino dello status quo ante; soccombente sia nel primo che nel secondo grado di giudizio, depositava il presente ricorso per cassazione. Il Condominio lamentava, tra gli altri motivi, la violazione degli artt. 1362 (Intenzioni dei contraenti), 1363 (Interpretazione complessiva delle clausole), 1366 (Interpretazione di buona fede), 1369 (Espressioni con più sensi) e 1371 (Regole finali) c.c. relativamente all’art. 13 del regolamento condominiale.
Data:11 Ottobre 2023
CONTROVERSIE CONDOMINIALI – OPERE IN VIOLAZIONE DELLE DISTANZE TRA COSTRUZIONI E PER LE VEDUTE – ALTERAZIONE DEL DECORO ARCHITETTONICO
Nell’ordinanza in commento (n. 16518/2023), la Suprema Corte - chiamata a pronunciarsi in materia condominiale - ha fatto chiarezza in merito al concetto di decoro architettonico, ribadendo il seguente principio di diritto: «in materia di condominio negli edifici, nel valutare l’impatto di un’opera modificativa sul decoro architettonico è da adottare un criterio di reciproco temperamento tra i rilievi attribuiti all’unitarietà di linee e di stile originaria, alle menomazioni apportate da precedenti modifiche e all’alterazione prodotta dall’opera modificativa sottoposta a giudizio, senza che possa conferirsi rilevanza da sola decisiva, al fine di escludere un’attuale lesione del decoro architettonico, al degrado estetico prodotto da precedenti alterazioni».
Data:20 Settembre 2023
EDILIZIA POPOLARE - BENI DEL PATRIMONIO INDISPONIBILE DI ENTE PUBBLICO NON TERRITORIALE - MODALITÀ DI SOTTRAZIONE ALLA PUBBLICA DESTINAZIONE - INUSUCAPIBILITÀ
Nella sentenza in commento (n. 19951/2023), la Suprema Corte ha ribadito che in materia di beni immobili, ai sensi del combinato disposto degli artt. 830 e 828, comma 2, c.c., i beni del patrimonio indisponibile di un ente pubblico non territoriale possono essere sottratti alla pubblica destinazione soltanto nei modi stabiliti dalla legge, quindi non certamente per effetto di usucapione, atteso che i diritti reali incompatibili con la destinazione del bene dell’ente al soddisfacimento del bisogno primario di una abitazione per cittadini non abbienti non sono usucapibili.
Data:29 Agosto 2023
DISCIPLINA ANTIFORTUNISTICA SUI LUOGHI DI LAVORO - VIOLAZIONE - CONFIGURABILITÀ DEL REATO DI LESIONI COLPOSE
Nella sentenza in commento (n. 30169/2023), la Corte di Cassazione penale si è pronunciata in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Il caso che ci occupa trae scaturigine dalla caduta del dipendente di una società da un trabattello, posto a 1,52 metri di altezza da terra, durante il regolare espletamento dell’attività lavorativa, a seguito della quale riportava lesioni personali guaribili in oltre 40 giorni per trauma cranio-encefalico, con postumi invalidanti permanenti.