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GIUDIZIO DI IMPUGNAZIONE - TERMINI PROCESSUALI - PERIODO DI SOSPENSIONE FERIALE - CRITERI DI CALCOLO
Nell’ordinanza in commento (n. 7114/2024), la Suprema Corte si è pronunciata in merito alle modalità del calcolo dei termini processuali e del periodo di sospensione feriale ai fini della tempestività o meno dell’impugnazione.
Data:2 Aprile 2024
COMPENSO PROFESSIONALE DEL DIFENSORE D’UFFICIO NEL GIUDIZIO PENALE - TARIFFE APPLICABILI - EQUIPARAZIONE ALLA FIGURA DEL DIFENSORE DELLA PARTE AMMESSA AL PATROCINIO A SPESE DELLO STATO
Nell’ordinanza in commento (n. 4048/2024), la Suprema Corte ha precisato, con riferimento alla liquidazione, l’equiparabilità della figura del difensore d’ufficio a quella del difensore della parte ammessa al patrocinio a spese dello Stato nel processo penale.
Data:26 Marzo 2024
PROCESSO CIVILE TELEMATICO - INOPERABILITÀ DELLE REGOLE SUL DEPOSITO CARTACEO DEI DOCUMENTI
Nell’ordinanza in commento (n. 5420/2024), la Suprema Corte ha precisato che «nella disciplina del deposito telematico non trovano applicazione le regole dettate dall’articolo 74 c.p.c. secondo cui il fascicolo di parte è suddiviso in due sezioni, l’una destinata agli atti e l’altra ai documenti, ed il cancelliere, dopo aver controllato la regolarità anche fiscale degli atti e dei documenti, sottoscrive l’indice del fascicolo ogni volta che viene inserito in esso un atto o documento».
Data:19 Marzo 2024
CONIUGI IN PROCINTO DI SEPARAZIONE - MARITO CHE PEDINA LA MOGLIE - CONFIGURABILITÀ DELLA FATTISPECIE CONTRAVVENZIONALE PREVISTA DALL’ART. 660 C.P.
Nella sentenza in commento (n. 46813/2023), la Suprema Corte penale chiarisce che si configura il reato di molestie ai sensi dell’art. 660 c.p. per il marito che, in procinto di separarsi dalla moglie, la pedina e tenta di ascoltarne le telefonate.
Data:12 Marzo 2023
FAMIGLIA - ASCOLTO DEL MINORE - NATURA GIURIDICA E FINALITÀ DELL’ISTITUTO - AMBITO DI APPLICAZIONE E CASI DI ESCLUSIONE
Nella sentenza in commento (n. 34560/2023), la Suprema Corte si è pronunciata in merito all’istituto dell’ascolto del minore, precisandone la natura giuridica e l’ambito di applicazione.
Data:5 Marzo 2024
GIUDIZIO CIVILE - CHIAMATA IN CAUSA DEL TERZO IUSSU IUDICIS AI SENSI DELL’ART. 107 C.P.C. - INOTTEMPERANZA DELLA PARTE ONERATA - CONSEGUENZE.
Nell’ordinanza in commento (n. 3506/2024), la Suprema Corte torna a pronunciarsi in merito alle conseguenze derivanti dalla inottemperanza delle parti all’ordine di chiamata in causa del terzo disposta dal giudice ai sensi dell’art. 107 c.p.c.
Data:27 Febbraio 2024
SCRITTURA PRIVATA – CONTESTAZIONE DELLA VERIDICITÀ DI UNA CLAUSOLA – NECESSITÀ DI QUERELA DI FALSO.
Nell’ordinanza in commento (n. 635/2024), la Suprema Corte ha ribadito che in caso di mancato disconoscimento della sottoscrizione apposta ad una scrittura privata, per contestare la veridicità materiale di una clausola in quanto non concordata, ma materialmente apposta e, dunque, falsamente inserita nel contratto, è necessaria la proposizione di querela di falso volta a privare l’atto della prova della sua provenienza, dovendosi dimostrare che la clausola non proveniva da entrambe le parti, ma costituiva un’abusiva aggiunta.
Data:20 Febbraio 2024
RIFORMA CARTABIA – ELEZIONE DI DOMICILIO NEL GIUDIZIO DI IMPUGNAZIONE – ART. 581, COMMA 1-TER, C.P.P.
Nella sentenza in commento (n. 3118/2024), la Suprema Corte penale si è pronunciata in merito all’elezione di domicilio nel giudizio d’impugnazione a seguito delle modifiche operate dal d.lgs. n. 150/2022 (c.d. riforma Cartabia) all’art. 581 “Forma dell’impugnazione” c.p.p. con l’introduzione del comma 1-ter.
Data:13 Febbraio 2024
CIRCOLAZIONE STRADALE – NORME DI COMPORTAMENTO – RESPONSABILITÀ DA SINISTRI STRADALI – PRINCIPIO DI AFFIDAMENTO
Nella sentenza in commento (n. 1929/2024), la Suprema Corte penale, in tema di circolazione stradale, ha ribadito che il principio di affidamento - idoneo ad escludere la responsabilità in caso di sinergica concausalità - presuppone che la condotta dell’agente sia stata concausa dell’evento e, quindi, che non sia prevedibile il comportamento incauto altrui in relazione alle condizioni concrete del fatto, alla singola posizione di garanzia e all’azione intrapresa
Data:6 Febbraio 2024
CIRCOLAZIONE STRADALE – DANNO DA INSIDIA IN AUTOSTRADA – RIPARTIZIONE DELL’ONERE PROBATORIO
Nell’ordinanza in commento (n. 31949/2023), la Suprema Corte ha chiarito la ripartizione dell’onere probatorio e il relativo contenuto nella fattispecie di danno subito dall’utente della strada a causa di un ostacolo/insidia presente sulla carreggiata. La vicenda trae scaturigine da un sinistro avvenuto di notte, lungo l’autostrada, a seguito dell’impatto di un’autovettura con una ruota di un autoarticolato che trovavasi sulla sede stradale.
Data:30 Gennaio 2024
CIRCOLAZIONE STRADALE – NECESSARIA L’OSSERVANZA DI REGOLE CAUTELARI DI PRUDENZA NON SCRITTE IN PROSSIMITÀ DI ATTRAVERSAMENTI PEDONALI
Nella sentenza in commento (n. 46836/2023), la Suprema Corte penale ha ribadito che il conducente di un veicolo, in prossimità di attraversamenti pedonali, è tenuto ad osservare la massima prudenza e a mantenere una velocità moderata, onde consentire al pedone l’esercizio del proprio diritto di precedenza, essendo ininfluente che l’attraversamento avvenga sulle strisce o nelle vicinanze.
Data:23 Gennaio 2024
ACCERTAMENTO VIOLAZIONE DEI LIMITI DI VELOCITÀ A MEZZO AUTOVELOX – NECESSITÀ DI TARATURA PERIODICA
Nell’ordinanza in commento (n. 30126/2023), la Suprema Corte ha stabilito che l’impiego di dispositivi, di apparecchiature e di mezzi tecnici per l’accertamento delle violazioni dei limiti massimi di velocità è subordinato alla esecuzione, con esito positivo, della loro taratura periodica. La vicenda trae scaturigine dall’opposizione di un utente della strada al verbale di accertamento del superamento dei limiti di velocità stradale effettuato mediante l’apposita apparecchiatura di misurazione - c.d. autovelox -, a seguito del quale veniva comminata al medesimo la sanzione accessoria della sospensione della patente per mesi sei.
Data:16 Gennaio 2024
GUIDA DI MONOPATTINO IN STATO DI EBBREZZA – NON APPLICABILITÀ DELLA SANZIONE AMMINISTRATIVA ACCESSORIA DELLA SOSPENSIONE E/O REVOCA DELLA PATENTE
Nella sentenza in commento (n. 48083/2023), la Suprema Corte penale ha stabilito che in ipotesi di illeciti posti in essere in violazione delle norme vigenti sulla circolazione stradale, non può essere applicata la sanzione amministrativa accessoria della sospensione e/o revoca della patente a colui che si sia messo alla guida di un veicolo per la cui circolazione non è richiesta alcuna abilitazione.
Data:16 Gennaio 2024
GIUDIZIO CON PLURALITÀ DI PARTI – CONDOMINIO – MEDIAZIONE OBBLIGATORIA – NON NECESSARIA LA PARTECIPAZIONE DI TUTTI I COMPROPRIETARI
Nella sentenza in commento (n. 34714/2023), la Suprema Corte ha stabilito che se più soggetti sono disgiuntamente legittimati a far valere in giudizio la lesione di un diritto, come in materia condominiale, l’esperimento della mediazione obbligatoria da parte di uno solo di questi è sufficiente ad integrare il rispetto della condizione di procedibilità della domanda ai fini della prosecuzione del giudizio.
Nell’ordinanza in commento (n. 31913/2023), la Suprema Corte ha chiarito che l’opposizione di cui all’art. 617 c.p.c. può essere proposta solo contro gli atti emessi dal giudice dell’esecuzione, non contro quelli emessi dall’ufficiale giudiziario. La vicenda trae scaturigine da un’ordinanza di sfratto per morosità a seguito della quale veniva intrapresa la relativa esecuzione forzata con l’ausilio della forza pubblica. In tale sede, stante la presenza all’interno dell’unità immobiliare di beni mobili pignorati da altri creditori e dei quali la locatrice era stata nominata custode, l’ufficiale giudiziario disponeva, altresì, il passaggio della custodia dei beni in oggetto dalla locatrice al creditore procedente, che accettava.
Data:3 Gennaio 2024
COMPETENZA PER VALORE - INDIVIDUAZIONE DEL GIUDICE COMPETENTE - ESCLUSIONE DELLE SPESE SOSTENUTE PER IL PROCEDIMENTO DI MEDIAZIONE
Nell’ordinanza in commento (n. 32306/2023), la Suprema Corte ha ribadito che ai fini dell’individuazione del giudice competente per valore, la richiesta di rimborso delle spese del procedimento di mediazione non deve essere considerata, non cumulandosi essa, ai fini della determinazione del valore della causa, con la domanda principale, in quanto le spese della mediazione sono assimilabili alle spese di giudizio.
Data:19 Dicembre 2023
GIUDIZIO CIVILE – TARDIVA COSTITUZIONE DELL’ATTORE E TEMPESTIVA COSTITUZIONE DI ALMENO UNO DEI CONVENUTI – CONSEGUENZE – NO CANCELLAZIONE DELLE CAUSA DAL RUOLO
Nell’ordinanza in commento (n. 30270/2023), la Suprema Corte ha disposto che - in ipotesi di causa con più convenuti - in caso di tardiva costituzione dell’attore in giudizio, la tempestiva costituzione di almeno uno dei convenuti esclude, ai sensi dell’art. 171, comma 2, c.p.c., che possa disporsi la cancellazione della causa dal ruolo.
Data:12 Dicembre 2023
STUPEFACENTI – DETENZIONE DI SEMI DI MARIJUANA – CONDOTTA PENALMENTE IRRILEVANTE
Nella sentenza in commento (n. 41586/2023), la Suprema Corte penale ha sancito che la detenzione di semi di marijuana è una condotta penalmente irrilevante, posto che, con riferimento alla cannabis, rientrano nella tabella II, allegata al d.p.r. 9 ottobre 1990, n. 309 (Testo unico sugli stupefacenti), solo le foglie, le infiorescenze, l’olio e la resina, ma non i semi.
Data:12 Dicembre 2023
GIUDIZIO DI APPELLO - NULLITÀ DELLA SENTENZA DI PRIMO GRADO PER MOTIVI DIFFERENTI DA QUELLI TASSATIVI DI CUI ALL’ART. 354 C.P.C. - NO RIMESSIONE DELLA CAUSA AL GIUDICE DI PRIME CURE - NECESSITÀ DI DISPORRE LA RINNOVAZIONE DEGLI ATTI NULLI - SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ PROCESSUALI PRECLUSE
Nell’ordinanza in commento (n. 30969/2023), la Suprema Corte ha sancito il seguente principio di diritto: «qualora il giudice di secondo grado dichiari la nullità del giudizio e della sentenza di primo grado, deve trattenere la causa e deciderla nel merito, in quanto le ipotesi di rimessione del giudizio al primo giudice sono tassative e non estendibili analogicamente; tuttavia, prima di introitare la causa in decisione, è imprescindibile che il giudice di appello non soltanto disponga la rinnovazione degli atti nulli, ma dovrà consentire alla parte - rimasta senza sua colpa contumace nel giudizio di primo grado - di svolgere tutte quelle attività che, a causa della nullità di detto giudizio, le sono state precluse (pur avendone chiesto l’ammissione), non potendo trovare applicazione il divieto dello “jus novorum” in tutti i casi in cui il processo di primo grado non si sia legittimamente svolto».
Data:5 Dicembre 2023
ISCRIZIONE A RUOLO TELEMATICA – DEPOSITO ATTO INTRODUTTIVO IN UN REGISTRO DI CANCELLERIA ERRATO – CONSEGUENZE
Nell’ordinanza in commento (n. 28545/2023), la Suprema Corte ha ribadito la validità del deposito telematico di un ricorso in un registro di cancelleria errato in luogo di quello corretto. La vicenda trae scaturigine dalla decisione del Tribunale di diniego della richiesta di ammissione alla procedura di ristrutturazione dei debiti, in quanto il relativo ricorso risultava depositato il 15 luglio 2022, data di entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa, che regolamenta in modo differente le procedure di sovraindebitamento. Avverso tale decisione, l’odierno ricorrente proponeva ricorso per cassazione, eccependo, tra l’altro, la violazione dell’art. 16-bis, comma 7, d.l. n. 179/2012, convertito dalla l. n. 221/2012.